Non mollare mai

Quando ero un ragazzino, mentre stavo dal mio amico Matteo, arrivò un pacco che desideravamo entrambi. Dentro il pacco c’era il nuovo giocattolo della Lego, ovvero la produzione in scala dello Shuttle che avevano usato per andare su Marte. Io non lo potevo ordinare, perché la situazione che avevo in famiglia era complicata. Mia madre quasi ogni giorno veniva violentata da mio padre, perché ha scoperto che si stava frequentando con un altro uomo, e così, per non fargli più frequentare quell’uomo, la chiuse a casa e ogni cosa che lei faceva senza il suo consenso veniva violentata. Quindi io per volere di mia madre ero andato ad abitare per un po’ a casa di Matteo. Io e Matteo a scuola venivamo bullizzati da dei ragazzi di terza media solo perché sognavamo un giorno di diventare degli astronauti e ci dicevano sempre che un giorno saremmo invece diventati degli spazzini e nient’altro, nonostante tutto noi non li ascoltavamo mai e non ci demoralizzavamo mai. Arrivati in terza media non li abbiamo più visti quei bulli che ci insultavano sempre e  noi ne eravamo molto felici. Io ancora non ero del tutto felice, perché ancora mia madre veniva violentata da mio padre. Quando sono arrivato all’Università decisi di chiamare la polizia per far smettere  mio padre di violentarla e dopo un po’ di tempo mia madre si sposò con un uomo, Luca, che era molto premuroso con me e soprattutto con mia madre. Invece io e Matteo alla fine siamo diventati degli astronauti.

Scritto da Christian Celi 2D